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AL CANILE, SE SI AMMALA UNO SI AMMALANO TUTTI!

Gentile Dr. Larosa,
ho un piccolo canile, in provincia di Reggio Calabria, e ho un grosso problema a gestire le malattie che si trasmettono a volte tra di loro i cani presenti nel canile.
Se si ammala uno, dopo poco si ammalano tanti altri.
Come posso fare a controllare il contagio tra di loro?
Grazie
Francesco

Risposta del dott. Giuseppe Larosa - Roma

20 novembre 2007 - Francesco sono veramente tanti i microrganismi, virus, batteri, lieviti, funghi o parassiti contro i quali si devono adottare misure di prevenzione, e soprattutto nei confronti di quelli che hanno una trasmissione ambientale per via oro-nasale, oro-fecale, per aerosol, saliva, urine o feci.

La prevenzione deve iniziare durante la progettazione e la costruzione degli ambienti dove dovranno vivere, stabulare o transitare gli animali.

E' quindi importante, progettare degli adeguati spazi vitali, che si possano facilmente pulire e disinfettare e che possano essere mantenuti ad un'adeguata temperatura, umidità e ventilazione nei vari ambienti .

La struttura inoltre dovrebbe avere una adeguata divisione tra le aree pulite e quelle sporche, dove, per ovvii motivi, sia possibile il passaggio dalle aree pulite a quelle sporche e non il contrario.

A favorire le malattie infettive o infestive concorrono varie cause come il sovraffollamento di animali, la cattiva igiene, l'assenza di protocolli di pulizia standardizzati, l'inserimento dei nuovi animali in assenza di un adeguato periodo di quarantena, l'assenza di un adeguato protocollo vaccinale , assenza di un adeguato protocollo antiparassitario e passaggio del personale tra i vari ambienti in assenza di misure precauzionali per evitare di veicolare virus, batteri, lieviti, funghi o parassiti tra i vari animali.

 

       
         
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