Benvenuti nel nostro sito, adesso vi trovate in: Home Page - Articoli
Dove siamo
Contattaci via email...
Archivio fotografico

L'OCCHIO SECCO O CHERATOCONGIUNTIVITE SECCA

Dott. Giuseppe Larosa

Con l'arrivo del caldo, una malattia dell'occhio che può peggiorare e causare dei seri problemi agli occhi, è la Cheratocongiuntivite secca, indicata pure come "occhio secco", può essere causato da una ridotta e insufficiente produzione di lacrime, da un'alterazione qualitativa delle stesse oppure da una insufficiente secrezione lacrimale.

Le lacrime, prodotte dalle ghiandole lacrimali hanno una funzione importantissima che è quella di fornire alla cornea, membrana che riveste la parte anteriore dell'occhio, una lubrificazione continua tale da poter evitare la disidratazione e la distruzione delle cellule superficiali.
La cornea, se in buone condizioni di salute, non presenta vasi sanguigni, pertanto, l'apporto di proteine, vitamine e dei vari fattori di crescita epiteliali viene fornito dalle anse vascolari presenti nella giunzione sclerocorneale o limbus e dal film lacrimale, che è costituito, inferiormente da uno strato mucoso, al centro da uno strato acquoso e da uno strato lipidico in superficie.

Le lacrime vengono prodotte dall'apparato lacrimale, costituito da due ghiandole, una ghiandola lacrimale principale che produce il quantitativo maggiore di lacrime ed una ghiandola lacrimale secondaria o accessoria inserita all'interno della terza palpebra o membrana nittitante.
Viste le importanti funzioni delle lacrime, se per varie cause, si ha un'insufficiente produzione di lacrime, la cornea non viene nutrita, non viene lubrificata, non viene idratata e le cellule che la costituiscono tendono ad alterarsi con insorgenza di gravi lesioni che possono portare addirittura alla perdita totale della visione.

Varie sono le cause che possono portare ad una insufficiente produzione di lacrime. La principale sembra essere di natura idiopatica, essenziale o immunomediata e colpisce prevalentemente cani di taglia piccola con una maggiore predisposizione per le razze Yorkshire Terrier, Shih Tzu, Pechinese, Bulldog Inglese, Carlino, Lhasa Apso, Barboncino, Bearle, Cocker, West Highland White Terrier.

I sintomi che può presentare l'animale possono essere, nelle fasi iniziali, la presenza di un arrossamento della congiuntiva con presenza di muco in corrispondenza dell'angolo interno dell'occhio. Si può avere un processo infiammatorio a carico delle palpebre, la cornea può apparire opaca ed asciutta perdendo la sua naturale trasparenza e l'animale può tenere, saltuariamente gli occhi parzialmente chiusi.

Se la patologia continua a progredire, le condizioni della congiuntiva peggiornano e si possono presentare delle ulcere corneali con la neoformazione di vasi capillari sulla cornea dove cercano di prtare sostanze nutritive e della rioarazione cellulare. In questa fase con l'ulcera corneale, il cane presenta dolore pupillare e tende a tenere l'occhio chiuso, sia per evitare la luce che per alleviare il dolore. Se l'animale presenta uno dei sintomi sopra descritti, durante la visita ambulatoriale, per controllare la quantità di lacrime prodotte nei singoli occhi, si può utilizzare un semplice test, lo Schirmer Tear Test. Questo test, prevede di posizionare una piccola striscia di carta da filtro, graduata e spesso colorata dentro il fornice congiuntivele inferiore. Dopo solo un minuto si andrà a leggere la misurazione della quantità di lacrime prodotte dall'occhio ed assorbite dalla striscia.

Se i risultati di questo test indicheranno una insufficiente o ridotta produzione di lacrime, per salvaguardare l'integrità dell'occhio, si potrà e dovrà effettuare una terapia che sia in grado di impedire la progressione della malattia.


 

       
         
Curriculum Vitae powered by... Codice deontologico