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ESAME CITOLOGICO O ISTOLOGICO?

Gentile Dr. Larosa,
ho una gatta di otto anni, si chiama Lilli, è stata sterilizzata circa due anni fa per un'infezione all'utero.
Ora presenta un nodulo della grandezza di una noce sul fianco destro, che si è evidenziato ed è cresciuto nel giro di sei mesi.
Mi viene proposto di effettuare un prelievo e poi di asportarlo, effettuando un'anestesia generale a Lilli, ma ho paura sia dell'anestesia che del prelievo, perchè mi è stato detto che il prelievo potrebbe far partire il tumore in circolo e dare problemi ancora più seri.
Le chiedo, è legittima questa mia paura? Anzi queste mie paure?
Graziella di Bari

Risposta del dott. Giuseppe Larosa

8 aprile 2003 - Graziella,
entrambe le tue paure sono infondate. Oramai per quanto riguarda l'anestesia, a patto che siano a posto gli esami ematologici di base ed il cuore stia bene, non vi sono grossi rischi per la vita dell'animale.
Non vi sono rischi nemmeno per quello che riguarda un prelievo per un esame citologico, che potrebbe essere importante per differenziare se una massa è di natura benigna o maligna, cosa che ci è di aiuto per decidere sul tipo di intervento chirurgico da effettuare e se asportare eventuali linfonodi che si trovano in prossimità della massa.

Però, l'esame citologico, ha i suoi limiti, non sempre è diagnostico. Se ci da una diagnosi di neoplasia benigna o maligna è attendibile, se è negativo non esclude che si possa aver inserito l'ago per l'indagine citopatologica in una piccola area dove non si possono rilevare cellule patogene modificate.

A maggior ragione se ci si trova in presenza di un tipo di neoplasia che non cede con facilità cellule con la metodica dell'agoaspirazione.
Vista l'età di Lilli, che non è un'età avanzata, la procedura che consiglio è quella di asportare direttamente la neoplasia in anestesia totale, trattandola, se possibile, come neoplasia maligna ed effettuare successivamente un esame istologico, che è l'esame che maggiormente ci indica non solo il tipo di neoplasia, ma ci indirizza sullo stadio ed il tipo di infiltrazione che la neoplasia ha in quel momento.
Purtroppo nei gatti, la percentuale di malignità rispetto alle neoplasie benigne è molto a favore delle prime, pertanto i noduli vanno sempre asportati ed analizzati.

 

       
         
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